Il piacere della lettura: esiste ancora? E’ questa la domanda che mi pongo dopo avere letto diversi interessanti commenti, qua e là tra i vari gruppi di lettura che seguo di tanto in tanto. E tu che ne pensi?
La mia esperienza:
Una volta, molto tempo fa, ho cominciato a scrivere. Mi veniva facile quasi come respirare, e mentre gli altri bambini cominciavano a fare con difficoltà i loro primi pensierini, io riempivo pagine e pagine di sogni, emozioni, curiosità e conoscenze, contenta di avere sempre qualcosa di nuovo da scrivere.
Con il tempo ho cominciato a comprendere con esattezza quanta magia ci fosse in tutti quei segni, che corrispondevano a dei suoni, ho cominciato a capire la musica nella scrittura. Perché, sì, lo ammetto, non c’è per me nulla di più bello dei suoni ritmici, melodiosi, di una pagina ben scritta.
Successivamente, con i primi amori perduti, ho cominciato a rompermi la testa per capire come trasferire tutta quell’empatia che sentivo verso gli altri, nelle parole, per permettere anche a loro di percepire quei sentimenti che muovevano la mia mano.
Da allora, nulla è più stato lo stesso.
Rendendomi io stessa conto di essere, in qualche modo, una scrittrice, ho perso una parte di quell’ingenuità letteraria che accompagna sempre il lettore, anche quello più smaliziato.
E sono cominciati i guai.
Da quel preciso momento, non sono più stata in grado di valutare un libro semplicemente per il piacere che mi dava nella lettura, ma ho cominciato a puntualizzare su ciascuno se questa o quell’altra cosa là, fossero state scritte bene, se i periodi erano troppo brevi, la trama poco contorta, o il ritmo poco assiduo.
il mio piacere per la lettura non si è estinto, ma si è modificato. Insomma ho guadagnato qualcosa, per perdere qualcos’altro di me. E mi pare anche giusto.
Le vostre esperienze:
Di recente ho scoperto che non tutti sono ancora giunti alla mia stessa conclusione. Sparsi per il mondo e il web ci sono lettori seriali sconvolti per aver perduto il piacere della lettura e non sanno come recuperarlo.
Dopo momentanea riflessione, il mio cuore gentile non è riuscito a rimanere insensibile a tale inusitata sofferenza, quindi ho deciso di condividere con te, letrrice (lettore) seriale disperata, la mia esperienza.
Rispondi con onestà a queste domande:
- leggi più di cinquanta libri l’anno?
- se te lo chiedessi sapresti dirmi il tuo personaggio preferito in tutti i libri che hai letto in quest’anno?
- e, sapresti dirmi che cosa te lo ha fatto amare, rispetto agli altri?
- ricordi esattamente la trama di ogni libro che hai letto?
- non ricordi assolutamente nulla, e talvolta di capita di ricomprare lo stesso libro, pensando perfino di non averlo ancora letto! (anche a me sigh!)
- sai esattamente dove si trova ogni tuo libro di carta. (magari)
- ricordi perfettamente tutti i libri digitali che hai comprato (come sopra)
- leggi solo libri famosi, i fenomeni del momento o libri impegnati
- non ammetterai mai di acquistare romanzi d’amore ( anche se lo fai eccome!)
- storci il nasino se ti parlano degli Harmony, ma potrei scoprire che li tieni nascosti dietro agli altri libri “seri” nella tua libreria, se venissi a trovarti. 🙂
- leggi libri d’amore a tutto spiano e molti di quelli ti restano stampati nel cuore.
- compri tanti libri perché va di moda far veder di leggere tanto, ma ne hai letti ben pochi.
- da qualche tempo sei una scrittrice/scrittore e trovi che non vi sia più alcun libro interessante o degno della tua attenzione. (A parte i tuoi ovviamento)
- sei una persona allegra, scanzonata, e non capisci perché la gente si faccia tanti problemi: leggi se ne hai voglia, sennò no.
Fino a otto risposte affermative: sei una lettrice sul punto di una crisi di nervi. Il baratro della dimenticanza ti attende, se non ti dai una regolata e, impari a concederti i tuoi tempi di lettura.
Da otto a undici risposte affermative: sei una lettrice disperata. Ormai è fatta sei caduta nel baratro della lettura compulsiva di libri, e ti stai perdendo tutti i particolari migliori e le sottigliezze nascoste tra le pagine. Niente panico! Puoi ancora recuperare il piacere della lettura, procurati un quadernino e appunta i tuoi pensieri mentre leggi i libri, avrai così una sorta di diario letterario, che poi sarà bellissimo da rileggere.
Cara lettrice/lettore, per carità, non prendere sul serio questo mio elenco semiserio di risposte, ma se per caso ti capita di buttarci un’occhio e scopri di aver risposto in modo affermativo a più di undici affermazioni, allora forse dovresti fartele due domande!
Che senso ha leggere tanto per farlo, per poterne parlare con gli amici o i colleghi, e far vedere loro che sono sempre sul pezzo, se poi non me ne resta nulla?
Il mio consiglio è di prendersi il proprio tempo, non tutti leggiamo alla stessa velocità, e non tutti i libri hanno bisogno dello stesso tempo.
Immagina la soddisfazione di poter far star zitta quella persona che ti sta antipatica, nel bel mezzo di uno dei suoi sproloqui sui libri che ha letto, quando ti renderai conto che non è così come dice e, potrai correggerla di fronte a tutti!
Se invece hai risposto di sì alla tredicesima affermazione, sarebbe opportuno che tu la smetta di scrivere per fare un bell’esame di coscienza e capire se sei realmente il genio che immagini oppure no. L’umiltà ripaga sempre, e ogni persona ha sempre qualcosa da insegnarci… anche se non lo sa.
Se poi sei di quelli che ritengono che approfondire troppo un argomento gli tolga quell’alone di mistero intorno, rendendolo noioso, resta pure nella tua innocenza, ma non lamentarti se poi ti annoi a parlare da solo…
Leggere non è un mero esercizio pratico. La lettura, ogni lettura, ci cambia, ogni volta. Ogni volta che cominci un libro nuovo, sia che tu lo scriva, sia che tu legga, devi essere consapevole che alla fine tu non sarai più la stessa/o.
Ma non per questo perderai il piacere della lettura.
Ah, dimenticavo… alla fine ho scoperto che il piacere della lettura esiste ancora.
E tu cara lettrice(lettore)?
F.
A presto.
F.
p.s. : nella pagina ho fatto di proprosito un piccolo errore. Riesci a scoprirlo? 😀
Dimmelo nei commenti.
Se sei arrivata/o a leggere fin qui: complimenti e grazie. Che ne dici di lasciare un commento per farmi conoscere la tua opinione?
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